Fili di trazione o fili biostimolanti? La Dott.ssa Dedova ci spiega la differenza

Fili di trazione o fili biostimolanti? La Dott.ssa Dedova ci spiega la differenza

Il tempo che passa lascia inevitabilmente dei segni soprattutto sul viso e sul collo, le parti più esposte e visibili del nostro corpo. Una soluzione efficace e permanente consiste nel lifting del viso o vertical lift, ma esiste anche un’altro tipo di procedimento che non richiede la sala operatoria. Stiamo parlando del lifting non chirurgico con fili di trazione e fili di biostimolazione, un trattamento sempre più eseguito proprio in virtù della sua bassa invasività e degli ottimi risultati.

La Dottoressa Ksenia Dedova, specialista in medicina estetica, ci spiega la differenza tra queste due procedure così richieste. Nel team di Clinic Medical Beauty si occupa di trattamenti di medicina estetica rigenerativa e di rimodellamento corporeo come botulino, filler a base di acido ialuronico, fat killer e carbossiterapia. La specializzazione in dermatologia e medicina estetica è stata la diretta conseguenza del connubio tra la sua grande passione per l’arte e la ricerca dell’armonia estetica. Scopriamo come funziona il lifting non chirurgico con i fili.

1. Qual è la differenza tra fili di trazione e fili di biostimolazione?

I fili di biostimolazione sono composti da sostanze che stimolano la formazione di nuovo collagene ed elastina, consentendo un miglioramento progressivo della compattezza e vitalità della pelle. Il momento ideale per ricorrere a questo trattamento antiage è quello in cui compaiono i primi segni di invecchiamento, con rughe sottili e minimi cedimenti cutanei. Nei casi in cui vi siano già rughe più evidenti e cedimenti più importanti si può  ricorrere alla tecnica dei fili di trazione, che sfrutta anche l’effetto bioristrutturante dei materiali che compongono i fili e i coni di ancoraggio, ma lo integra e lo completa con un’effettiva trazione della cute ed un migliore riposizionamento dei volumi del volto, che si mantiene stabile a lungo. Attualmente sia i fili di biostimolazione che quelli di trazione sono composti di materiali riassorbibili e questo garantisce che il risultato del trattamento sia del tutto naturale.

Quindi la differenza tra queste due procedure consiste nelle indicazioni e negli inestetismi da trattare: più leggeri nel caso dei fili di biostimolazione più profondi nel caso di quelli di trazione.

2. Quando preferire l’uno o l’altro trattamento?

Dipende molto da quello che vogliamo proporre alla paziente e dai risultati che si vogliono ottenere. Se ha bisogno di un effetto lifting importante le possiamo suggerire il trattamento con i fili di trazione magari potenziato con l’inserimento anche di quelli di biostimolazione per ottenere un risultato ancora migliore. Se invece la paziente non necessita di un effetto liftante ma solo di correggere qualche inestetismo, come ad esempio le cicatrici post-acne oppure le smagliature, possiamo ricorrere ai fili biostimolanti.

3. In cosa consiste la procedura di inserimento dei fili di trazione? E quella dei fili biostimolanti?

In entrambi i casi la tecnica di inserimento dei fili è ambulatoriale e avviene per mezzo di aghi particolari, ma solo l’impianto dei fili di trazione ha bisogno in alcuni casi di anestesia locale nei punti di introduzione. Questo accade perché a volte il diametro di questi fili è leggermente più grande di quelli di biostimolazione.

4. Lifting non chirurgico con i fili: quali sono le zone e gli inestetismi trattabili?

Possiamo effettuare il lifting non chirurgico su viso, addome, glutei, avambraccio, seno, collo, décolleté, fianchi, mani, interno coscia, ascelle e ginocchia. Ovviamente la zona più richiesta rimane il viso. Infatti possiamo trattare moltissimi inestetismi: le rughe nasogeniene, il cedimento delle palpebre, le zampe di gallina, le rughe glabellari, il cedimento del sopracciglio, la ridefinzione del profilo del viso e l’area preauricolare. I risultati, sopratutto per quanto riguarda i fili di trazione, sono evidenti da subito.

5. Qual è il periodo ideale per scegliere il lifting non chirurgico con i fili?

Secondo me non esiste un esiste un periodo ideale per il lifting non chirurgico, si può decidere di ricorrere a questa procedura tutto l’anno. Ovviamente bisogna ricordare nel caso dei fili di trazione che ci potrà essere una sorta di post-trattamento che può essere percepito con un leggero fastidio perché comunque la paziente continuerà a sentire per qualche giorno la trazione eseguita.

6. Cosa si aspettano le donne dal lifting non chirurgico e che consiglio può dare per rassicurarle?

Dal lifting non chirurgico le donne possono ottenere dei risultati paragonabili a quelli di un lifting chirurgico: il vantaggio tuttavia è quello di evitare il periodo post-operatorio e le cicatrici dell’intervento. Anche il costo di questa tecnica è nettamente inferiore.
Per rassicurare le donne che vogliono sottoporsi al lifting non chirurgico posso dire che è un trattamento in cui il risultato, soprattutto nel caso dei fili di trazione, si vede immediatamente, è poco doloroso ed è una procedura veloce, anche da fare nella pausa pranzo. Permette di avere un risultato senza spendere tantissimo e senza avere a che fare con tutto quello che riguarda il lifting chirurgico, come abbiamo detto cicatrici e post-operatorio. Questo trattamento non necessita di ricovero e non ha tempi di recupero: si può tornare subito alla propria quotidianità.

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