Glutei al top: cosa scegliere tra lipofilling, acido ialuronico e protesi?

Glutei al top: cosa scegliere tra lipofilling, acido ialuronico e protesi?

Negli ultimi tempi il lato b è diventato sempre più importante nel nostro aspetto tanto da diventare una vera e propria tendenza su Instagram: stiamo parlando dei“belfie” ossia farsi ritrarre di spalle per mostrare la perfezione dei nostri glutei.  Complice l’esempio di molte celebrity, i glutei sono diventati una vero trend: questo porta le donne a riservare una maggiore attenzione al lato b e in questo senso la medicina e la chirurgia estetica possono aiutare a migliorarlo.

Le richieste per correggere le imperfezioni dei glutei e averli alti e ben proporzionati sono in netto aumento, anche rispetto a vita e fianchi. Bisogna però fare una distinzione fra chi ha un problema di scarsa proiezione, ossia ha un sedere piatto, e chi invece deve fare i conti con una ptosi dei tessuti, ossia un cedimento vero e proprio del gluteo. A seconda dei casi la soluzione da scegliere sarà diversa.

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Se il gluteo è rilassato a causa di un dimagrimento o per motivi naturali come il passare del tempo sarà necessario ripristinare il volume in modo da ottenere un effetto di rassodamento e rimodellamento e ci sono tre possibili soluzioni a questo problema.

Gluteoplastica con protesi

Per aumentare il volume del lato b si possono inserire delle protesi glutee. Questi dispositivi fatti di silicone coesivo sono di ultima generazione e vengono posizionati attentamente per garantire un effetto naturale ed armonioso. Questa soluzione è perfetta per chi non ha sufficiente grasso autologo per scegliere il lipofilling.

Lipofilling

Un’alternativa molto meno invasiva e che assicura un ottimo risultato è il lipofilling. Con questa tecnica si va a prelevare del grasso dalle zone del corpo in cui è presente a sufficienza: questo viene poi trattato e inserito nel gluteo, o ovunque si voglia ottenere un aumento di volume come viso e mani. Per la buona riuscita di questo intervento è necessario ovviamente che la paziente abbia una quantità di grasso sufficiente da prelevare. Si tratta di un intervento che si fa in sedazione: i primi 3 giorni dopo l’operazione si applicano delle medicazioni particolari di spugne autoadesive sulle zone dalle quali è stato aspirato il grasso e poi occorre indossare una guaina per circa 3 settimane dopo l’intervento. Si può riscontrare al massimo una sensazione di affaticamento muscolare come se si fosse fatta troppa palestra, una dolenzia generalizzata. La convalescenza vera e propria per il lipofilling è molto breve, si può tornare subito alla vita quotidiana e ai rapporti sociali, non ci sono problemi o impossibilità motorie.

Infiltrazioni di acido ialuronico

La terza alternativa è il ripristino del volume mediante infiltrazione di acido ialuronico. In questo caso il trattamento è molto meno invasivo e con tempi di recupero più brevi. La procedura è ambulatoriale in ambiente sterile e in anestesia locale: si praticano piccolissime incisioni di pochi millimetri nelle quali si inserisce una microcannula attraverso la quale prima si infiltra dell’anestetico e poi acido ialuronico, iniettandone poco alla volta in modo da ottenere un risultato uniforme. Il ritorno alle normali attività è immediato ed è necessario solo un puntino di sutura sugli accessi per evitare che l’acido ialuronico fuoriesca. Non ci sono particolari precauzioni da adottare, solo evitare palestra, piscina e sauna nella prima settimana dopo il trattamento. Bisogna considerare che il filler non è una soluzione definitiva dato che l’acido ialuronico è soggetto a un riassorbimento anche se lento e graduale. In ogni caso il grande vantaggio è che questo tipo di trattamento si può fare anche in estate dato che non ci sono problemi di esposizione al sole.

Radiofrequenza e carbossiterapia

Nel caso in cui invece il gluteo presenti un cedimento della pelle non serve ripristinare il volume ma sarà necessario intervenire sul rilassamento cutaneo con un trattamento rassodante che migliori il tono e la compattezza della pelle. Un’ottima soluzione è la radiofrequenza che scalda il tessuto in modo controllato e stimola la produzione di nuovo collagene. Un altro trattamento molto efficace è la carbossiterapia, una procedura iniettiva che sfrutta l’anidride carbonica medicale per migliorare la circolazione e apportare maggiore ossigeno ai tessuti.

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